Ristrutturare casa senza permessi e documenti? Una bruttissima idea che potresti pagare a caro prezzo.

Ecco come evitare bruttissime sorprese e revoche bonus e superbonus.

Una ristrutturazione è un lavoro importante e anche nel 2021 sono diverse le agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Bilancio.

Se decidi di avviarne una vorrai molto probabilmente usufruire anche delle incentivanti agevolazioni fiscali, come ad esempio:

  • Maxi incentivo Superbonus 110%
  • Sismabonus
  • Bonus facciate
  • Ecobonus o bonus verde

Gli incentivi potranno essere monetizzati anche grazie a due importanti novità confermate per quest’anno:

  • Sconto in fattura
  • Cessione del credito d’imposta

Vi sono anche queste forme incentivanti non da sottovalutare:

  • Riqualificazione tetti detrazione 50%
  • Acquisti finestre, infissi e schermature
  • Rimozione di barriere architettoniche
  • Spese detraibili per mobili ed elettrodomestici
  • Contributo per nuovi tv e decoder

Per poter accedere alle detrazioni fiscali per la ristrutturazione della tua casa, però, è importante conoscere quali sono i permessi da chiedere che sono regolati dal Testo unico sull’Edilizia DPR. 380/01 (T.U.) a cui si aggiungono le leggi e i regolamenti urbanistici regionali e comunali.

In questo breve articolo ti voglio mettere a disposizione alcuni esempi pratici su eventuali permessi da ottenere.

Manutenzione ordinaria come il cambio di pavimenti o infissi non richiede alcun permesso edilizio.

Manutenzione straordinaria sarà necessario districarsi tra:

  • CILA
  • SCIA 
  • Permessi a costruire.

Entriamo quindi più nel dettaglio dei permessi e documenti da presentare per poter ristrutturare casa.

Manutenzione ordinaria: non servono permessi

Secondo l’articolo 6 del T.U. DPR. 380/01, rientrano tra i lavori di manutenzione ordinaria tutti

“Gi interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”. 

Questo implica che interventi quali la sostituzione degli infissi, la tinteggiatura delle pareti interne ed esterne o ancora la sostituzione di pavimenti  e rivestimenti che vengano demoliti e ricostruiti sono considerati interventi di manutenzione ordinaria, per cui non è prevista la richiesta di autorizzazioni.

La semplificazione della burocrazia ha abolito la comunicazione di inizio lavori (CIL), per alcuni lavori.

Per esempio non sarà più necessaria per opere come il montaggio di pannelli solari e impianti fotovoltaici negli edifici al di fuori dei centri storici o la pavimentazione di spazi interni ed esterni.

CILA: cos’è e quando serve

La comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) è la documentazione da presentare per segnalare l’avvio di opere di ristrutturazione che rientrano nella manutenzione straordinaria di un’abitazione.

I documenti che descrivono il tipo di intervento vanno consegnati allo Sportello Unico per l’Edilizia del proprio Comune, poi si potranno iniziare i lavori senza attendere l’autorizzazione.

La CILA può essere presentata dal proprietario di casa, l’inquilino che vi abita oppure un professionista abilitato che è stato delegato da uno dei titolari, come ad esempio un architetto, un geometra o un ingegnere.

Io ti consiglio di farla presentare sempre da un professionista. Sono sempre documenti “ufficiali” che vanno consegnati allo sportello unico del tuo comune e sono archiviati all’ufficio tecnico comunale.

Fanno parte della storia del tuo immobile e a mio avviso devono essere compilati e consegnati da un professionista abilitato.

In particolare, questi ultimi dovranno essere coinvolti poiché nella CILA deve essere un tecnico a dichiarare che le opere realizzate rispettano la normativa edilizia vigente.

Tra gli interventi per cui è prevista la CILA troviamo:

  • Interventi di ristrutturazione che modificano gli spazi interni ed esterni della casa, quindi la planimetria dell’edificio, come ad esempio lo spostamento di tramezzi, le controsoffittature in cartongesso, l’apertura, chiusura o spostamento di infissi, la realizzazione di una piscina esterna, l’installazione di una canna fumaria, etc.
  • Nuovi allacciamenti o rifacimento delle fognature esistenti, come ad esempio modifiche del percorso.
  • Frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari, purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione di uso.
  • Rifacimento degli impianti elettrico, idrico, di riscaldamento, di condizionamento e di climatizzazioneche andranno certificati da un tecnico per garantirne l’efficienza energetica e la dichiarazione di conformità.

Nella CILA saranno presenti i documenti identificativi dell’immobile e del proprietario, i documenti dell’impresa che realizza i lavori. Nel caso in cui si tratti di lavori per cui non è necessaria la certificazione di un tecnico, si potrà usare la dicitura “lavori in economia” nel caso in cui sia il proprietario a realizzare le opere di ristrutturazione.

SCIA o Permesso a Costruire: cosa sono e quando servono

Per tutti gli altri interventi di ristrutturazione di casa che sono considerati “pensati” e più complessi, è necessario munirsi di:

  • Segnalazione certificata di inizio attività(SCIA).

Oppure

La principale differenza tra i due è che la SCIA viene certificata da un professionista e una volta comunicata agli enti locali si potranno iniziare i lavori di ristrutturazione, mentre per il permesso a costruire sarà necessario avviare i lavori solo dopo l’esplicita autorizzazione del Comune.

La SCIA è richiesta per tutti quegli interventi che insistono su elementi strutturali, come ad esempio:

  • modiche a muri portanti.
  • Modifiche o realizzazione di travi.
  •  Modifiche o realizzazioni di pilastri.
  • Modifiche o realizzazione di solai.
  • Rifacimento del tetto.
  • Consolidamento di fondamenta.
  • Perforazione di un pozzo artesiano.
  • Oppure per il cambio di destinazione d’uso.

Per questo motivo, va presentata insieme al progetto redatto da un ingegnere e che sia stato depositato al Genio Civile.

Permessi a costruire
Sono necessari per le nuove costruzioni, le sopraelevazioni, gli ampliamenti di un’abitazione e le opere di ristrutturazione pesante.

Ricapitolando:

  1. Tu non puoi essere onnipresente e sapere alla perfezione tutto.
  2. La fine dei lavori che hanno richiesto l’ottenimento di permessi coincide con una marea di documentazione che ti deve essere fornita e pratiche che vanno chiuse.
  3. Non puoi rischiare, soprattutto se avrai aderito al maxi bonus superincentivo 110% perché spetta all’ENEA verificare la sussistenza delle condizioni per la tua richiesta.
  4. L’agenzia è incaricata di effettuare sopralluoghi e controllo documentali e tramite sopralluoghi.

Metodo Ristruttura è la rivoluzione personale che ti serve per la tua ristrutturazione.

 

 

Nel libro IL METODO RISTRUTTURA: Il metodo definitivo in 10+1 passi per liberarti finalmente dal problema di come e quando ristrutturare la tua casa”

 Descrivo i segreti per ristrutturare la tua casa con successo e senza stress.

Dedico l’intero segreto N°2 ai giusti passi da fare e alle cose da sapere regolamentati nel Testo unico sull’Edilizia DPR. 380/01(T.U.) rendendo semplici fruibili e condensate tutte le cose in materia di documenti da produrre e permessi da ottenere senza diventare un laureato in edilizia.

È stato scritto con l’intento di mettere tutta la mia esperienza al tuo servizio e farlo diventare un manuale, a tuo uso e consumo, che ti permetterà di  evitare di cadere in errori che possono far diventare la tua ristrutturazione un inferno.

Per me è il caso che tu lo legga poi…….decidi tu.

Ricapitolando, se non vuoi che la ristrutturazione sia un inferno e che ti vengano revocati gli incentivi devi conoscere alcuni dati oggettivi, proprio per questo ho preparato un webinar GRATUITO in cui parlerò di questo e ci uniremo anche altre informazioni utili per coloro che vogliono “vederci chiaro” circa questo 110% che da ottima opportunità non si deve trasformare in un girone dantesco in cui soffrire per sempre.

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